Giulio Iacchetti

Considerato come uno tra i migliori designer in grado di interpretare il passaggio tra la vecchia e la nuova generazione, Giulio Iacchetti, dopo un periodo alla Facoltà di Architettura, approda poi ad una Scuola di Design della Regione Lombardia, dove trova il suo contesto ideale.

Giulio Iacchetti

Giulio Iacchetti

Pur ispirandosi alla grande tradizione dei maestri Italiani, come Castiglioni e Mari, la sua creatività si concretizza nella produzione di oggetti utili, che considerano l’estetica non un aspetto superfluo, ma un componente essenziale del progetto.

La tecnica coniugata alla bellezza diventa quindi presupposto fondamentale della sua opera, incentrata su fasi progettuali attentamente studiate.
Una delle caratteristiche che maggiormente stanno a cuore a Iacchetti è la possibilità di avere molteplici visioni di un unico tema, basandosi su un costruttivo dialogo interpersonale.

Incentrate sulla convinzione che l’Italia sia la culla della civiltà del design, la sue idee sono ispirate da una profonda dimensione umanistica che presuppone qualsiasi abilità progettuale.

Designer anti-elitario per eccellenza, Giulio Iacchetti ritiene che la sua missione sia quella di progettare oggetti fruibili dal maggior numero possibile di persone, pur nell’ottica di migliorare i loro gusti estetici.

Un design al servizio di chi utilizza i suoi prodotti diventa quindi lo scopo principale a cui attenersi, cercando di interpretare in maniera costruttiva le singole esigenze.

Oltre al design industriale e a quello su larga scala, Iacchetti ama cimentarsi in sperimentazioni, come quella relativa all’inutilità, che gli ha consentito di realizzare la Collezione Coltelli Inutili oppure il Progetto Ossi/Ossimori, al fine di riaffermare il valore plastico degli oggetti.