L’edificio originario, costruito intorno agli anni ’30, si trova a Forlì, lungo i viali di circonvallazione, a ridosso del centro storico della città.
L’originaria commistione di diverse destinazioni d’uso residenziale ed artigianale – non insolita in questa zona che ai tempi era la periferia della città – spiega in parte la contraddizione tra la modernità dell’originaria struttura portante interna intelaiata in cemento armato ed il tradizionale apparato decorativo esterno di stampo tardo neo-classico, che rende il palazzo conforme a gran parte dell’edificato dell’epoca.
All’esterno l’approccio progettuale è consistito nel recupero dell’apparato decorativo oltreché nel suo completamento, interpretativo delle aspirazioni della preesistenza. All’interno, invece, con grande libertà, si è proceduto a rileggere completamente gli spazi, per adeguarli alle necessità di lavoro e residenziali e per quanto possibile, cercando di prevedere i futuri bisogni di adeguamento tecnologico e funzionale; abbattendo barriere architettoniche, inserendo tecnologie e componenti adeguati al contenimento dei consumi energetici e dei requisiti acustici e cercando di utilizzare tecniche e materiali locali e naturali.
Il piano terra dell’edificio è stato adeguato alla destinazione direzionale con l’inserimento di leggeri soppalchi in acciaio e legno. Nel piano primo e nel sottotetto è stata invece mantenuta la destinazione residenziale, con la progettazione di una residenza di tipo esclusivo. Questa è strutturata su due livelli con la zona giorno nel sottotetto, recuperato a fini abitativi ed accessibile direttamente dal piano terra tramite il nuovo ascensore.
Si tratta di un ampio spazio aperto e continuo, organizzato attorno al vano ascensore in cemento armato a vista, posizionato in zona baricentrica separando living e zona pranzo e dominato dalla veduta aperta sull’ampio terrazzo in falda che si affaccia sul retrostante giardino pubblico, attraverso una vetrata continua scorrevole.
Lo spazio è caratterizzato dalla nuova copertura realizzata con struttura mista in acciaio e legno lamellare; la copertura in metallo è stata prevalentemente assemblata in opera realizzando e adeguando i vari elementi con tagli e saldature in cantiere. L’immagine d’insieme è così affidata alla potenza visiva di questi soli tre materiali/colori: cemento a vista, bianco e nero.
Per maggiori informazioni potete visitare il sito: www.ec2.it/paolocarlimoretti