Il Comune di Cuneo – Ente Gestore Parco fluviale Gesso e Stura – ha partecipato al Programma di Cooperazione Territoriale Transfrontaliera Interreg V-A Italia-Francia ALCOTRA 2014-2020, Piano Territoriale Integrato ALPIMED, Progetto n. 5201 MOBIL.
In particolare il progetto MOBIL si è posto come obiettivo quello di identificare e promuovere azioni di mobilità sostenibile all’interno del territorio di riferimento, finalizzate a una promozione turistica e al miglioramento della qualità di vita dei residenti.
Tra le azioni previste all’interno del progetto, la sottoattività “Creazione di mini-centri intermodali presso stazioni della linea ferroviaria” ha previsto la realizzazione di un cicloparcheggio (Velostazione) chiuso e coperto dove poter custodire biciclette ed e-bike oltre ad alcune postazioni per la ricarica delle biciclette elettriche presso la stazione ferroviaria di Cuneo.
Il sito individuato della stazione ferroviaria di Cuneo risultava tale da favorire l’intermodalità ferro/gomma con la mobilità ciclabile.
Il progetto del cicloparcheggio si sviluppa a partire da un semplice schema funzionale basato sulla chiarezza dei percorsi di consegna e ritiro delle biciclette, la sua configurazione è semplice e lineare realizzata con un grosso corridoio da un lato e i supporti per le biciclette dall’altro.
La Velostazione è una struttura a base rettangolare completamente metallica realizzata con portali in acciaio, pannelli e grigliati.
Il colmo, l’elemento caratteristico, è esattamente la diagonale del rettangolo di base.
Gli elementi di tamponamento, di due diverse rigature, e i grigliati formano delle caratteristiche forme trapezoidali che vengono riprese anche nelle geometrie delle sedute in calcestruzzo armato e dell’aiuola della piazza circostante.
Il corpo principale della Velostazione è costituito da una struttura metallica modulare, una scelta che ha consentito di contenere i costi dell’edificio, velocizzarne l’esecuzione e al tempo stesso realizzare una significativa e concreta sostenibilità economica ed ambientale.
L’idea è nata dalla necessità di realizzare un edificio creato quasi completamente in officina e montato in loco, in modo da ridurre i tempi di cantierizzazione dell’edificio stesso.
Non dovendo garantire tenuta all’aria, acustica ed isolamento termico, si è optato per un involucro leggero in grado di garantire protezione dalle intemperie e, al contempo, definire in modo efficace il carattere architettonico dell’edificio.
A separare la zona esistente destinata a parcheggio con l’area pedonale attorno all’edificio è stata realizzata un’“insegna” in acciaio corten con le singole lettere che compongono la parola V E L O S T A Z I O N E. Le lettere, forate in alto, fungono anche da portabiciclette.
Nella piazza inoltre è stata posizionata un’ulteriore area coperta a pensilina per lo stallo delle biciclette.