Instabilelab, l’azienda veneziana specializzata in carte da parati, tessuti e tappeti, ha progettato gli spazi della nuova Vite Boutique Gastronomica di Mirano (VE), un nuovo hub enogastronomico d’eccellenza che segue il successo dello spazio Il Cantiere Art District di Treviso, dove si trova il ristorante Vite.
In collaborazione con il giovane chef Simone Selva, la più giovane stella Michelin del 2021, Instabilelab ha creato un’atmosfera immersiva e avvolgente attraverso Custom-me, una proposta progettuale che permette una massima personalizzazione degli spazi secondo le esigenze e i gusti del cliente.
Il design di Instabilelab è stato in grado di unire delicatezza e personalità, proiettando sulle superfici di Vite Boutique Gastronomica le tante anime dell’azienda veneziana, con protagonista assoluta la grafica Frida, che evoca equilibri tra colore e forma, luce e ombra, geometria e natura.
Stefano Munaretto, CEO e fondatore di Instabilelab, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione con il Cantiere Art District di Treviso, una progettualità fuori dagli standard che mette al centro l’eccellenza e che arriva al cliente attraverso un’esperienza multisensoriale. Questi progetti permettono all’azienda di mettere in campo le sue creazioni e la sua visione a 360°, che ora fanno da cornice in due location diverse alle proposte di alta cucina dello chef Simone Selva e all’imprenditorialità di Davide Vanin e Mattia Bordini.
Vite è un ristorante di fine dining che prende vita all’interno di un concept store di design, dove ogni componente d’arredo è in vendita. Un luogo esclusivo, unico nel suo genere, il perfetto dove lasciarsi trasportare dalle creazioni dello Chef Simone Selva in cui ingredienti della tradizione si uniscono ad influenze esotiche e riverberi della natura.
Il Treviso Art District è la somma di sette diverse parti: Arte, Design, Mixology, Ristorazione, Moda, Formazione ed Ecologia. Ogni attività eterogenea trova la sua vera essenza solo dopo essere stata contaminata dalle altre. Il TAD sorge all’interno di un’ex area industriale di 1500 metri quadri, in uno spazio eclettico in cui i locali hanno mantenuto la loro natura industriale convertita alle nuove esigenze del Distretto Artistico.