Scegliere la caldaia non è sempre facile, è un investimento importante e non può essere fatto con leggerezza.
Oltre al costo della caldaia bisogna considerare l’impatto sulla bolletta energetica e le opportunità di risparmio offerte dalle nuove tecnologie. Come procedere per scegliere la caldaia più rispondente ai nostri bisogni? Vediamo alcune tematiche.
Analizzare le proprie esigenze
La prima fase e forse la più importante è un’attenta analisi delle esigenze. Bisogna tenere presenti una serie di variabili:
- Ubicazione del fabbricato. In base alla zona climatica nella quale si trova il fabbricato possiamo scegliere la caldaia con la potenza adeguata.
- Servizi richiesti. Possiamo utilizzare la caldaia soltanto per il riscaldamento, oppure soltanto per produrre acqua calda sanitaria. Se invece la caldaia sarà utilizzata per entrambe le funzioni è bene sceglierne una con potenza maggiore.
- Tipo di combustibile disponibile. La disponibilità del combustibile è un fattore determinante per la scelta della caldaia. Qualora non sia disponibile il gas si possono valutare altre soluzioni come pompe di calore o caldaie a biomassa
- Quale sarà la tipologia dei corpi radianti. Quest’ultimo aspetto può condizionare oppure essere condizionato dall’interior design dell’abitazione che andremo a riscaldare. Tuttavia le moderne caldaie a condensazione possono garantire ottima funzionalità e risparmio energetico sia nel caso di impianti a pavimento o pannelli radianti, che nel caso dei classici termosifoni.
Zone climatiche:
Dal clima della zona in cui è ubicato il fabbricato, più precisamente dall’escursione termica tra interno ed esterno, dipende il dimensionamento dell’impianto di riscaldamento. In base a questo dato dovremo scegliere la caldaia in grado di produrre la quantità di calore necessaria.
La legge suddivide il territorio italiano in zone climatiche, per ognuna ne definisce la temperatura esterna minima, ottenuta in base ad osservazioni statistiche della temperatura minima che effettivamente si può avere ed al comportamento degli edifici. Allo stesso modo la legge fissa la temperatura interna, per tutto il territorio nazionale. Può variare in base all’uso dell’edificio, nel caso di abitazioni residenziali è 20 gradi centigradi.
In base alla zona climatica in cui siamo la temperatura minima esterna può variare da 5 a -20 gradi centigradi e l’escursione termica può variare da 15 a 40 gradi centigradi. Quindi se nella zona climatica più calda ho bisogno di una certa potenza per riscaldare gli ambienti fino a 20°, nella zona climatica più fredda avrò bisogno di più del doppio della potenza per ottenere lo stesso risultato.
Caratteristiche dell’edificio:
- Dimensione. La prima caratteristica dell’edificio da valutare per scegliere la caldaia è la grandezza degli ambienti della casa. Ovviamente più gli ambienti sono grandi maggiore è l’energia richiesta per riscaldarli, ma ci sono altri aspetti da valutare. Ad esempio in presenza di grandi ambienti a doppia altezza soppalcati è preferibile prevedere un sistema di riscaldamento a pavimento per avere una temperatura più uniforme. Il riscaldamento a pavimento richiede acqua a bassa temperatura, possiamo quindi scegliere una caldaia a condensazione, che in queste condizioni offre una migliore efficienza energetica.
- Epoca di costruzione. Se stiamo ristrutturando un vecchio fabbricato, costruito prima del 1975, questo non avrà un buon isolamento termico. A meno che non siano previsti, o siano stati già fatti degli interventi per migliorare le prestazioni energetiche. A causa della maggiore facilità di dispersione del calore dovremo sovradimensionare l’impianto di riscaldamento per ottenere il comfort termico desiderato.
- Esposizione. Se gli ambienti da riscaldare sono esposti verso Nord, o in una posizione che ne determina uno scarso irraggiamento solare, sarà necessaria più energia per il riscaldamento, quindi dovremo scegliere una caldaia con una potenza maggiore.
- Grado di isolamento termico. Gli edifici di recente costruzione in genere sono realizzati con materiali e tecnologie che ne determinano un buon isolamento termico. Dovremo comunque valutare il fabbisogno di calore per il nostro caso in modo da calibrare correttamente la potenza della caldaia.
Pompa di calore o caldaia?
Negli ultimi anni l’evoluzione tecnologica ha reso interessante per l’utilizzo nell’impianto di riscaldamento domestico un’altra tecnologia, le pompe di calore. La pompa di calore può prelevare calore da acqua, aria o terreno e renderlo utilizzabile per far funzionare il riscaldamento. L’energia elettrica consumata non viene utilizzata direttamente per essere trasformata in calore, ma per attivare il meccanismo che estrae calore dalle fonti esterne.
In estate la direzione del calore si può invertire, quindi la pompa di calore può essere utilizzata anche per raffrescare gli ambienti.
Ci sono tre tipologie di pompe di calore: aria-acqua, acqua-acqua, terra-acqua. La tipologia più comune di pompa di calore è quella aria-acqua, è di più semplice ed economica installazione, estrae il calore dall’aria esterna, ma proprio questo è il suo limite, infatti quando la temperatura esterna scende vicino o sotto allo zero il rendimento subisce un forte calo.
Le altre due tipologie estraendo calore da elementi che hanno una temperatura molto più costante risentono meno di questo problema. Per contro avendo bisogno di tubazioni inserite in profondità, tramite trivellazione del terreno, sono di più difficile e costosa installazione.
Le pompe di calore producono acqua a bassa temperatura, sono adatte ad impianti con pannelli radianti o sistemi riscaldamento a pavimento. Si prestano bene ad operare in ambienti in cui il riscaldamento è acceso per molte ore, senza interruzioni.
La caldaia
Diversamente dalla pompa di calore la caldaia è il componente nel quale avviene il passaggio di calore da un combustibile in fase di combustione ad un liquido. Il liquido ha la funzione di veicolare il calore verso gli elementi radianti che lo distribuiranno negli ambienti da riscaldare.
L’evoluzione della caldaia è strettamente legata a quella dei combustibili. Partendo dal carbone, combustibile allo stato solido, si è passati ai combustibili liquidi, poi al gas. Notevoli sono le differenze sia nelle modalità di approvvigionamento e stoccaggio, sia nelle modalità di combustione.
Caldaia a condensazione
La caldaia a condensazione è la tipologia più evoluta di caldaia a gas, scegliere la caldaia a condensazione significa risparmiare anche fino al 40% sulla bolletta energetica, se la caldaia è abbinata ad impianti ad irraggiamento. La ragione del risparmio è una maggiore efficienza energetica. La caldaia a condensazione tramite un componente detto appunto condensatore, riesce a recuperare il calore residuo dei fumi di scarico.
Una caldaia a condensazione in genere ha un prezzo più alto di una tradizionale, si aggira intorno ai 1000 – 2000 euro, installazione esclusa, questa spesa iniziale viene però ammortizzata dal risparmio energetico.
Parametri da confrontare
L’evoluzione tecnologica ha permesso di dotare la caldaia di molte nuove funzioni che migliorano la gestione dell’impianto di riscaldamento. Il fine ultimo di questa evoluzione è quello dell’ottimizzazione dei consumi, quindi del risparmio energetico.
Sono molti gli aspetti tecnici che vanno valutati al momento di scegliere la caldaia, ad esempio il rapporto di modulazione, la compatibilità con gli accessori di termoregolazione, l’eventuale gestione delle zone per grandi ambienti, l’utilizzo di un bollitore esterno per la produzione di acqua calda. Questi aspetti chiaramente influenzano sia la complessità del sistema che il prezzo, per cui bisogna fare un’ottimizzazione tra prezzo e benefici sulla base di quelle che sono le esigenze personali.
Falsi miti da sfatare
Quella a condensazione essendo una tipologia di caldaia comparsa sul mercato recentemente, non tutti ne conoscono le caratteristiche in maniera approfondita. Questo favorisce la diffusione di affermazioni che però non trovano riscontro nella realtà dei fatti. Diciamo dei falsi miti.
- Le caldaie convenzionali sono migliori.
In realtà non è così, le caldaie a condensazione offrono prestazioni nettamente superiori, maggiore risparmio ed un minore impatto ambientale. Il loro livello tecnologico è molto più avanzato, questo permette un controllo molto più dettagliato dei parametri e l’ottimizzazione dei consumi. Le caratteristiche della caldaia a condensazione, se abbinate alla sonda esterna che permette di anticipare le eventuali variazioni di temperatura (anche repentine) durante l’arco della giornata, garantiscono al cliente il massimo risparmio in bolletta.
- Le caldaie a condensazione costano molto di più.
Questo è parzialmente vero. Le caldaie a condensazione hanno un valore tecnologico nettamente superiore, il che giustifica sicuramente un maggior costo iniziale. Durante il corso della loro vita garantiscono notevoli risparmi in bolletta per cui, nel tempo, rappresentano un investimento garantito e notevole.
- Le caldaie a condensazione fanno risparmiare solo con impianti a pavimento.
Falso. Anche in presenza di vecchi impianti con radiatori, la caldaia a condensazione, abbinata alla termoregolazione, permette di ottenere un sensibile risparmio in bolletta (rispetto ad una vecchia caldaia tradizionale), garantendo un maggior comfort ambientale.
- Le caldaie a condensazione sono più rumorose rispetto ad una vecchia caldaia tradizionale.
Falso. Il livello di rumorosità delle caldaie a condensazione, grazie alla tecnologia, è molto più basso rispetto alle vecchie caldaie tradizionali.
Sperando che queste indicazioni possano aiutarvi a scegliere la caldaia più idonea per il vostro impianto termico, vi invitiamo a leggere anche gli approfondimenti su: termostato ambiente, revisione della caldaia e sulle nuove regole UE sugli standard di efficienza energetica.