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Design e comfort si incontrano, Elisabetta de Strobel disegna la poltrona Hōyō

Design e comfort si incontrano, Elisabetta de Strobel disegna la poltrona Hōyō è stato modificato: 2019-08-23 di terzomillennium

Occhi puntati sull’equilibrio tra comfort e design: nasce proprio da questo concetto la poltrona Hōyō (“abbraccio” in giapponese), disegnata dell’interior designer Elisabetta de Strobel. Forme morbide ed avvolgenti che invitano al relax, Hōyō ha una seduta ampia e profonda. Si struttura come un’architettura a volumi sovrapposti che delimitano uno spazio raccolto e intimo in un mix perfetto tra tradizione sartoriale ed innovazione. Hōyō racconta la cultura del savoir faire italiano, secondo i principi condivisi di comodità, funzionalità e design Made in Italy. Elisabetta de Strobel ha rinnovato l’idea di imbottito classico, attuando una rivisitazione all’avanguardia di forme e superfici per creare una poltrona iconica senza tempo, una proposta dalla personalità decisa, ma raffinata. La poltrona Hōyō risponde ad ogni tipo di esigenza, grazie alla marcata praticità di cui dispone.

La struttura interna è un fusto di multistrato ricoperto in gomma e rivestibile in pelle, ecopelle o tessuto di qualsiasi colore. Il rivestimento con cui Hōyō è stata concepita è una pelle fiore liscia ed opaca in nuance crema. Anche i piedini in metallo della poltrona sono personalizzabili, a seconda dello stile a cui la si vuole abbinare.

“La poltrona è un luogo di benessere che amplifica il significato originario di cuscino, dove è possibile aspettare, conversare, riposare, leggere, dormire, semplicemente passare il tempo” ha affermato Elisabetta de Strobel. “Questa seduta è perfetta sia per le hall degli hotel, sia per il residenziale, dal living alla sala lettura o allo studio, ma anche alla zona notte”.

La poltrona è stata interamente realizzata dall’azienda Visual M di Faenza, che da oltre 20 anni si occupa della progettazione e della produzione di arredi esclusivi per alberghi, resort e residenze di lusso.

Credit photo: Maurizio Marcato

www.terzomillennium.net

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