Questi bracciali progettati da Giorgio Bonaguro si inseriscono nella personale ricerca del designer di un proprio linguaggio estetico in stretta collaborazione con le artigianalità e la tradizione italiana.
Realizzati in argento da un’azienda situata nel distretto orafo italiano di Vicenza, famoso per la tradizione e la qualità dei suoi gioielli, questi bracciali vogliono unire una ricerca progettuale all’aspetto più emozionale tipico del gioiello.
“Personal Code” è ispirato al linguaggio grafico e industriale del “codice a barre”: un insieme di linee a contrasto elevato e cadenza irregolare che in realtà sono un codice che nasconde le caratteristiche dell’oggetto a cui sono collegate. Nel “Personal Code” sulla struttura di base del bracciale (una lamina piegata in argento) possono essere saldati una serie di cerchi in argento, il cui numero e la cui frequenza può essere scelta dal cliente che vuole acquistare il bracciale, quasi a creare un proprio “codice” personale che renderà unico ed originale il bracciale, come la persona che lo indossa.
“Liaison” ha una struttura molto più semplice ed emozionale: ha anch’esso le dimensioni tipiche del bracciale “alla schiava”, ma vuole ridurre al minimo l’utilizzo di materiale ed il peso dell’oggetto. E’ caratterizzato da tre elementi di lunghezze diverse, realizzati in lamina d’argento, curvati e saldati tra loro; di questi l’elemento centrale è placcato in oro e vuole rappresentare in modo simbolico la preziosità dell’incontro tra i due elementi in argento; l’elemento centrale metaforicamente enfatizza l’unicità ed il valore del legame tra due persone.
Questi bracciali sono stati presentati in occasione della mostra “Il design italiano incontra il gioiello” curata da Alba Cappellieri e Marco Romanelli e ospitata prima a Vicenza e poi a Milano, all’interno di una collezione di gioielli tipici del design italiano.
Photo: Andrea Basile con Alessio Matteucci
www.andreabasilestudio.it
Styling: Fabrizia Monteleone con Chiara Motta
Model: Yunyun Cai
Per maggiori informazioni potete visitare il sito: www.bonagurogiorgio.com