Tivù nasce nel 1990. Un mobile TV che apparteneva a una famiglia di oggetti chiamati Stones caratterizzati da un’immagine iconica e da un linguaggio primario squadrato e monolitico.
Sul piano superiore si appoggia il tele-visore, nello sportello centrale si posizionano il decoder e il lettore DVD, mentre la V che forma le ali laterali, può contenere giornali e riviste. Nella parte inferiore sono posizionate le ruote per poterlo muovere.
La versione attuale è stata ridisegnata sulla base di una minore profondità, essendosi molto assottigliati gli schermi televisivi rispetto a quelli degli anni ’90.
Questo progetto è stato riportato in produzione da Internoitaliano proprio in virtù di una forza iconico-comunicativa dell’oggetto che molti identificheranno nella propria memoria come la sequenza grafica che la RAI radiotelevisione italiana mandava in onda a inizio e chiusura delle trasmissioni televisive da-gli anni ’50 agli anni ’80.
Produzione: Gammalegno di Cecchini di Pasiano