Cora Bellotto + Laura Malinverni – Berg – Fernanda Bertini Viegas + Martin Wattenberg – Marc Bretillot + David Edwards – Eyal Burstein – Oscar Diaz – Pierre Favresse – Alicia Framis – Amanda Ghassaei – Ai Hasegawa – Anna Haupt + Terese Alstin – Jannis Huelsen – Jin Hyun Jeon – Gabriele Meldaikyte – Nicolas Nova con Katie Miyake, Nancy Kwon e Walton Chiu – Pieter-Jan Pieters – Veronica Ranner – Matt Richardson – Superflux – Thomas Thwaites – Varathit Uthaisri – Andrea Valle – Alissa Van Asseldonk – Imme Van Der Haak – Dane Whitehurst – Dominic Wilcox
In un mondo sovra-abitato da segni, prodotti, immagini, esperienze esiste ancora una soglia dell’invisibile? Ma soprattutto, che cosa accade quando il design affronta l’impercepibile, il complesso, l’infinitamente grande/piccolo, il contro-intuitivo?
La mostra (In)visibile Design indaga questi nuovi possibili scenari attraverso 26 progetti firmati da designer e artisti internazionali, impegnati in ricerche in margine dell’invisibile.
Il corpo centrale della mostra – una raccolta di progetti, prototipi, installazioni, video – è completato da una ricerca per “reperti” – una vasta documentazione di case history ibridate da scienza, tecnologia, arte, letteratura, cinema, grafica – che vanno a delineare uno storytelling esteso e trasversale.
Con la stessa prospettiva, i progetti in mostra aprono nuovi interrogativi sulle pratiche di processo: accanto alla riscoperta del “making” esistono nuove capabilities in grado di produrre una trasformazione cognitiva proiettata oltre il semplice comprendere e pre-vedere (con gli occhi).
Il risultato è un modo di leggere/interpretare il design come strumento per immaginare, sperimentare e discutere, integrando creatività dei singoli e creatività di network, ricerca, processo e visione.
Dalla tracciabilità dei venti (Fernanda Bertini Viegas + Martin Wattenberg) alle sollecitazioni del gusto (Marc Bretillot & David Edwards), dalle potenzialità del suono (Pieter Jan Pieters) alle nuove pratiche di narrazione (Matt Richardson), dalla tracciabilità del gesto (Nicolas Nova) sino alle soglie della biologia sintetica (Superflux). In una parola: il futuro.
“Dopo il tema della collaborazione esplorato l’anno scorso con la nostra mostra “Making Together” – spiega Cristina Favini, Strategist & Manager of Design Logotel e Project & Content Manager dell’iniziativa – quest’anno vogliamo dare un segnale forte su come oggi, e sempre più in futuro, il cambiamento passa attraverso trasformazioni sottili, impercettibili, invisibili appunto. Accade nella nostra vita quotidiana, privata o professionale, così come nel contesto socio-economico di larga scala, sempre più complesso. E il design, specie nella dimensione intangibile del servizio, è una risorsa proprio per far accadere ciò che ancora non esiste, per dare forma a ciò che ancora non ne ha una”.
Per questo, nel corso della settimana di exhibition è previsto anche un evento business riservato a manager e imprenditori dal titolo “(In)visible Innovation”: l’innovazione invisibile che, pur non impattando a livello di prodotto tangibile sui clienti finali, produce valore all’interno delle imprese in termini di processi, modelli e, soprattutto, persone. L’evento (a invito) si terrà giovedì 11 aprile alle 15.30 negli stessi spazi Logotel della mostra.
Milano Ventura Lambrate Design
9-14 aprile 2013
Spazio Logotel, via Ventura 15
a cura di Logotel
Direzione scientifica Susanna Legrenzi e Stefano Maffei
www.invisible-design.it