Il divano My Beautiful Backside di Nipa Doshi e Jonathan Levien per Moroso esalta la fusione culturale fra India ed Europa.
I veri protagonisti di questa realizzazione sono i coloratissimii cuscini: impreziositi dai tessuti ricamati a mano, sono mobili e si moltiplicano a seconda delle dimensioni della seduta.
I grandi cuscini agganciati alla struttura che fungono da schienale danno armonia e rendono naturale l’insieme. In estetico equilibrio da ogni angolazione lo si guardi, scardinando l’idea di un divano con le spalle al muro o irrilevante se osservato da dietro. Le linee inusuali e contemporanee, allo stesso modo, compensano i dettagli etnici, in una fusione bilanciata di due mondi: indiano e europeo.
My Beautiful Backside ha un telaio di base in legno laccato con grandi cuscini fissati per formare lo schienale. I cuscini sono realizzati con tessuti indiani e decorato con grandi bottoni. I tessuti usati sono seta, cotone e stoffa in lana di Kvadrat disegnata da Giulio Ridolfo, lavorata come la seta indiana con trama e ordito in due colori diversi, combinazione che ricorda i vestiti antichi con i rigidi colletti inamidati.
Presentato al Salone del Mobile di Milano 2008 questo sofà è in quattro diverse dimensioni con una ricca varietà di colori: london fog, Dove beige, Lichen gree, Yellow gree, Cinnamo, terracotta red, red india, Bronze gree e accompagnati da un gara numero di cuscini di varie forme: Cushion Stationery Tool, Cushion Sent, Cushion Sewing Tool, Cushion Rangol, Cushion Rangol. Nessun dettaglio è quindi lasciato al caso, a partire dalle stoffe utilizzate. Ogni tessuto è ricamato a mano in colori brillanti.
Nipa e Jonathan presentano così il loro progetto:
“My Beautiful Backside è una collezione di sedute che hanno come schienale una composizione di coloratissimi, cuscini galleggianti in varie forme. L’utilizzo di simboli oversize, come ad esempio sulla schiena del cuscino, è un modo di trasmettere una serie di messaggi. Questi simboli forniscono anche uno strumento di personalizzazione di ogni seduta, che lo rendono unico nel suo genere, proprio come si dovrebbe fare aggiungendo dei piccoli tocchi distintivi di un capo di abbigliamento. Abbiamo usato un nuovo tessuto di lana disegnato da Giulio Ridolfo per Kvadrat. lo abbiamo abbinato al feltro, una combinazione che ci ricorda i vestiti antichi con i rigidi colletti inamidati”
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