Fabbian Illuminazione, azienda della marca trevigiana specializzata nel produrre lampade di design per i settori habitat e contract, ha sempre voluto mantenere un rapporto diretto con i professionisti del settore arredamento, vale a dire architetti, designer, arredatori e simili. Proprio loro rappresentano, infatti, una fetta rilevante del loro target: una squadra di esperti sempre alla ricerca di soluzioni originali ed esclusive per esaltare i propri progetti e le proprie installazioni, senza trascurare naturalmente l’ampio pubblico di privati interessati a un complemento d’arredo particolare per arredare la propria abitazione.
The Fabbian Gluttony, una cena particolare
A San Pietroburgo, presso il Salon Podium, il noto brand italiano Fabbian Illuminazione ha deliziato architetti e interior designer con un inedito connubio tra cucina e design made in Italy.
In occasione di una particolare cena, intitolata “The Fabbian Gluttony”, due prodotti di punta Fabbian: Cubetto e Tile, si sono trasformati in contenitori per i cibi italiani più in voga, con un occhio di riguardo alla cucina veneta.
SDM Products Selection, una selezione di prodotti di design in grado di migliorare la vivibilità degli spazi indoor e outdoor, ed allo stesso tempo di esprimere un mood.
Dall’idea alla realizzazione… Come nasce una lampada di design Fabbian?
Un oggetto d’arredo, dal mobile più completo, al più piccolo accessorio per la casa, nasce da un’incredibile idea e un attento studio di design. Design non solo fine a se stesso, ma a misura d’uomo e in grado sempre più di comunicare alla persona.
Ne è un chiaro esempio una delle ultime realizzazioni Fabbian: Quadriled. La lampada, nella sua apparente semplicità, nasconde un sofisticato studio della luce del designer Marc Sadler.
Enck, un anello di luce
“Enck nasce dall’idea di una luce che filtra attraverso una struttura esile, quasi impercettibile. La forma architetturale è circolare, organica, si rifà alla natura. L’idea è far passare la luce attraverso un foro circolare, un esistente piacevole”. – Francesco Lucchese –