Design

Roberto Giacomucci per Emporium, anteprima salone del mobile 2013

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Roberto Giacomucci per Emporium, anteprima salone del mobile 2013 è stato modificato: 2024-05-28 di jessica zannori

Roberto Giacomucci, sulla scia del Piccolo Designer, continua ad esprimere la sua vena ludico creativa e disegna per l’azienda Emporium una collezione tutta nuova: nuovo il materiale e nuove le forme. Un “piccolo design” cresciuto, maturato, fino a trasformarsi in quello che potremmo definire un“world design”, un design che si contamina con vari stimoli culturali e li fa suoi per travalicare le classificazioni ed esprimersi liberamente. I concetti cardine sono versatilità ed eleganza, linee pulite per complementi funzionali realizzati questa volta con il legno. Un legno trattato con una finitura speciale che gli dona un che di vissuto, di materico, vagamente esotico e perchè no magico.

La collezione gioca con il design e perfino con le parole “neo” e “toi” e le combina insieme. È italiano? È inglese? Probabilmente una lingua ancora sconosciuta, ma che parla di creatività. La mente aggrega e scompone, spazia nel tempo e nello spazio per attingere ad un immaginario variegato e fantastico: mondi lontani, filastrocche, canzoni per bambini, cartoni animati, film (La sposa cadavere e L’era glaciale), documentari, spettacoli di magia… Arriva a risvegliare persino il ricordo di comiche per bambini degli Anni Trenta, ma questa è un’altra storia e Emporium ve la racconterà più avanti. Alla fine il designer ricompone tutto questo magma di pensieri in forme composte, razionali, curate nei dettagli, piacevoli da usare, ma anche da guardare (magari seduti su un divano!) e nascono complementi very smart studiati in modo che possano impreziosire qualunque ambiente.

di pasqua
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DIPASQUA
Un legno materico, abilmente trattato, ci trasporta, con l’immaginazione, verso luoghi lontani sia nel tempo che nello spazio. Il tempo e lo spazio dei monolitici moai, statue augurali portatrici di benessere e prosperità. La severità espressa dalle labbra serrate e dal mento inclinato verso il cielo lasciano il passo a tratti fumettosi e divertenti che graficizzano le superfici eleganti e vagamente esotiche dei contenitori, sono moderni Lari, padri del focolare.

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CROCODILIA
Una divertente canzone per bambini si chiedeva quale fosse il verso del coccodrillo, noi ci chiediamo quale possa essere la forma di una moderna madia. La risposta è questo inconsueto complemento in legno, dove il disegno nasconde ancora una volta la natura degli spazi contenitivi: per accedervi si dovrà aprire uno sportello o basterà tirare un cassetto? Lo spazio celato dietro la quinta in legno sarà uniforme o frammentato in piccole unità contenitive?
La magia del design ancora una volta ci affascina e piacevolmente sorprende.

dodo struzzo
dodo e struzzo

DODO e STRUZZO
Una cosa salta subito all’occhio: stiamo parlando di volatili, ma nessuno di loro sa volare. Una cosa non è chiara al primo sguardo: si tratta di due tavolini in legno utilizzabili singolarmente o in abbinamento. Una cosa è certa: dovunque li poniate renderanno unico e inimitabile l’ambiente in cui si trovano. Con due differenti altezze iconizzano uno il caro impacciato estinto Dodo e l’altro il velocissimo Struzzo.

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TRECIVETTE
Potremmo asserire, giocando con le ridondanti parole della famosa filastrocca, ripetibili e ripetibili ancora fino all’infinito, che in questo caso “tre civette fanno effettivamente un comò”.
Trecivette è una serie di contenitori in legno sovrapponibili dove il ritmo giocoso e incalzante allude ai dinamici usi che si possono fare con questi contenitori a matrioska. Ognuno di essi presenta un’apertura differente: ad anta, a ribalta o a cassetto. Occhietti curiosi o maniglie? Possiamo impilarli, accostarli e perfino inglobarli uno dentro l’altro come farebbe un illusionista.

burton
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BURTON
Un nome che evoca atmosfere gotiche e personaggi bizzarri nati dalla fantasia; l’immagine di un mondo dove niente è come sembra e tutto può accadere. I topini di Cenerentola dalla forte vocazione sartoriale diventano servizievoli ragni che aiutano uno sposo mancato a sistemarsi l’abito, un ossuto e assimmetrico complemento si trasforma in un comodino very cool che sembra spiare guardingo l’ambiente che lo circonda .

fichetto
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FICHETTO
Sembra la macchina di scena di un famoso illusionista, il mobile si è scomposto e alcune parti sono traslate. Grandi orecchie e muso squadrato, cela dietro la facciata l’arguzia e la funzionalità degli spazi contenitivi. Due occhi sono in realtà pomelli, la bocca è una maniglia. Una domanda sorge spontanea dov’è finito il suo antagonista? Che sia finalmente riuscito a disfarsi di Grattachecca?

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