Tavolo Incontro, un pezzo unico disegnato dallo studio Francesco Meneghello e realizzato da artigiani veneti in legno massello recuperato dalle iconiche briccole di Venezia.
Durante la 6° edizione della Venice Design Week, l’ultimo progetto commissionato da privati allo studio Francesco Meneghello sarà presente alla mostra “Feles in Fabula”, curata dall’architetto Magda di Siena.
Si tratta di un tavolo living che andrà ad inserirsi all’interno una residenza veneta ai piedi del monte Grappa, e realizzato in legno massello di recupero.
Materiale chiave di questo prodotto sono le iconiche briccole di Venezia, le quali, una volta consumate dall’acqua e dai molluschi della laguna vengono estratte, essiccate e tranciate in tavole. Presentano quindi dei segni di usura unici nel suo genere, rendendo particolare ogni prodotto realizzato.
Per sostenere il piano superiore è presente una base in ferro color naturale formata da piastre di diverso spessore unite tra loro tramite saldature a vista.
A completare il design una testa di tronco di rovere, stessa essenza delle briccole, proposta però secondo un taglio orizzontale della pianta.
Il tavolo è stato realizzato in collaborazione con artigiani locali, i quali hanno saputo interpretare, con l’esperienza generazionale che li contraddistinguono, il disegno progettuale, entrando in sinergia con Francesco Meneghello durante tutte le fasi di progetto.
Il nome scelto per questo pezzo unico è Incontro, atto ad elogiare appunto l’incontro tra materiali poveri e di recupero facendoli convivere armoniosamente e risaltandone le diverse proprietà materiche e soprattutto l’incontro delle persone che si riuniscono attorno.
La mostra prenderà luogo nello storico palazzo Papafava a Cannareggio, Venezia dal 3 all’11 di Ottobre.
Materiale chiave del Tavolo Incontro sono le iconiche briccole di Venezia, che una volta consumate dall’acqua e dai molluschi della laguna vengono estratte, essiccate e tranciate in tavole.
Il Tavolo Incontro è stato realizzato in collaborazione con artigiani locali, i quali hanno saputo interpretare, con l’esperienza generazionale che li contraddistingue, il disegno progettuale.
