Il Circolo del Design presenta la prima edizione di Earthrise – Design for a Living Planet, festival che si terrà a Torino, negli spazi del Circolo del Design in via S. Francesco Da Paola 17, dall’8 all’11 giugno. Con Earthrise, il Circolo del Design intende partecipare al cambiamento culturale necessario a sviluppare una nuova coscienza ecologica condivisa.
La prima edizione è dedicata al rapporto tra foreste e società e coinvolge figure del design, della cultura e della scienza, durante quattro giorni che mirano ad aprire uno spazio condiviso di discussione e riflessioni con un approccio multidisciplinare, per un’indagine aperta e stratificata che attraversa i temi della produzione, del verde urbano, della progettazione, della biodiversità, aggiungendo sguardi antropologici, sociologici, e artistici.
A curare il festival sono Giorgio Vacchiano, docente presso l’Università degli Studi di Milano, ricercatore in gestione e pianificazione forestale e divulgatore scientifico, ed Elisabetta Donati de Conti, design curator e progettista.
35 ospiti tra scienziati, designer, artisti, accademici, imprenditori, musicisti, scrittori: Earthrise riunisce prospettive diverse sul rapporto tra società ed ecosistemi forestali, in un programma di lecture, dialoghi, pillole, attività partecipative, l’installazione TreeMate e la mostra May Contain Traces of Forest.
Il programma si compone di quattro lecture di approfondimento che scandiscono le giornate del festival, presentando le ricerche di alcuni riconosciuti ricercatori, professionisti e divulgatori della scienza, della critica del design, dell’antropologia e del progetto in Italia.
Si inizia venerdì 9 giugno con Giorgio Vacchiano, che con La silenziosa lezione degli alberi racconta con un approccio scientifico e contemporaneamente divulgativo le connessioni che legano esseri umani e boschi e i benefici che questi portano alla vita delle persone.
Sabato 10 giugno è protagonista la critica del design Angela Rui che, con A Collective New Landscape, presenta – a valle di un’ampissima ricognizione tra i designer under35 italiani, confluita nella grande mostra ITALY: A New Collective Landscape tutt’oggi visitabile all’ADI Design Museum a Milano – modi virtuosi di progettare e di produrre che si concentrano sul restituire al mondo più di quanto si prenda.
Domenica 11 giugno Andrea Staid – antropologo e scrittore – con Design multi-naturalista e antropologia porta a Torino le riflessioni confluite nei suoi numerosi libri, tra cui l’ultimo Essere Natura; infine, Rebediani Scaccabarozzi Landscapes con Garden Dreamsraccontano la loro ricerca e pratica di paesaggisti.
Tre dialoghi tra professionisti del design, delle arti visive, imprenditori, giornalisti, attivisti e istituzioni: Progettare una produzione sostenibile, con Marianna Fantoni (direttore tecnico divisione arredo Fantoni Spa), Ilaria Ferrero (Direttrice generale di FerreroLegno) e Anna Pellizzari (advisor sostenibilità e materiali, Materially), On / in forests, con Lunetta11 (galleria d’arte), Poly Marchantia (collettivo artistico) e Zasha Colah (curatrice) e Il verde è un progetto collettivo. Dialogo su Torino, con Enrico Bonante (direttore del PAV Parco Arte Vivente), Giorgio Brizio (attivista di Fridays for Future), Stefano Olivari (curatore di Orti Generali), Alessandra Stefani (Direttore generale delle foreste presso il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) e Francesco Tresso (Assessore alla cura della città, servizi anagrafici e protezione civile della Città di Torino) e Nicolas Lozito (giornalista).
Con il format delle pillole, il Circolo del Design invita figure specialistiche ad aprire in trenta minuti uno scorcio sul proprio ambito di ricerca, coinvolgendo il pubblico in saperi e pratiche verticali, riguardanti il rapporto con le foreste.
Durante Earthrise si alternano al microfono, tra gli altri, Veronica Pecile (ricercatrice) a raccontare le evoluzioni giuridiche nel riconoscimento dei diritti del non-umano, Michel Saini (ricercatore forestale) che si concentra su cosa possiamo fare come individui e consumatori per essere meno partecipi possibile alla distruzione delle foreste tropicali, Tiziano Fratus, con la sua pluriennale esperienza di giornalista, scrittore, ricercatore, autore radiofonico e televisivo, che porta al festival il suo sapere di dendrosofo, Davide Ascoli (docente di prevenzione e mitigazione degli incendi) che racconta di paesaggi resistenti e resilienti e di soluzioni che prevengono catastrofi e supportano al tempo stesso l’economia locale.
Inoltre, due percorsi di trekking urbani guidano passeggiate alla scoperta dei boschi, visibili e invisibili della città; Lo Sguardo Selvatico, un workshop di Studio Fludd presentato nelle versioni per grandi e per bambini guida una riflessione sullo sguardo come strumento mai neutro e difficile da addomesticare.
Il festival prosegue anche in orario serale con la proiezione del documentario Forest Minddi Ursula Biemann (artista e scrittrice), presentato per la prima volta a Torino e un concerto di Sara Berts (compositrice e sound artist).
Una sala del Circolo del Design sarà dedicata, nei giorni del festival, a TreeMate, l’installazione interattiva realizzata dagli studenti del Master of Arts in Interaction Design (MAInD) della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) per il festival Earthrise.
Con il festival inaugura la mostra May Contain Traces of Forest, curata da Elisabetta Donati de Conti e Giorgio Vacchiano, in cui il racconto della ricerca scientifica in ambito forestale si intreccia con quello della sperimentazione, della progettazione e della produzione nel campo del design, offrendo uno scorcio sul fitto, capillare e pervasivo sistema di relazioni che lega le civiltà umane agli ecosistemi boschivi.
La mostra si articola con diverse tipologie di materiali, che spaziano dagli strumenti di misurazione propri della professione del ricercatore forestale, a campioni materici di varia natura, passando per esempi di ricerche che arrivano dalla produzione industriale così come da quella sperimentale, fino a opere che raccontano in maniera poetica e speculativa il rapporto con le foreste, tra fotografie, video e paesaggi sonori.
In mostra sono esposti i lavori di: CARA DAVIDE, Anda Lupaşcu, Madeleine Oltra, Karolina Metrak, Tamara Orjola, Leonardo Perina, Laura Pugno, Angelo Renna e Oleksandr Nenenko, Alessandro Ruzzier, Basse Stittgen, Studio Fludd, Studio Sarmite.
La mostra sarà visitabile dall’8 giugno al 15 dicembre 2023.
“Con Earthrise – commenta Sara Fortunati, Direttrice del Circolo del Design – il Circolo del Design apre un nuovo capitolo della sua ricerca. In ritardo sui tempi con cui l’emergenza climatica porta a fare i conti con le responsabilità individuali e collettive, il festival annuale diventa un punto fermo del nostro impegno culturale ad approfondire i temi, favorire il confronto transdisciplinare e condividere pratiche ed esperienze positive.
La scelta di una doppia curatela del progetto, che affianca una design curator, Elisabetta Donati de Conti, e un ricercatore e divulgatore scientifico, Giorgio Vacchiano, esprime da subito la necessità di collegare saperi a volte distanti in un confronto che nel festival si allarga ad altri 33 relatori provenienti dai diversi mondi della cultura, della scienza e del progetto.”
“Le foreste non hanno bisogno di noi, ma noi abbiamo bisogno di loro per sopravvivere. I nostri legami con il bosco sono forti anche se spesso invisibili: dall’aria che respiriamo al clima delle nostre giornate, dall’acqua che beviamo agli oggetti di casa… fino al benessere, alla memoria, e alla sicurezza dal dissesto idrogeologico. La mostra conduce il visitatore alla scoperta della nostra relazione con il bosco: una relazione che possiamo scegliere e che ci collega profondamente, attraverso gli alberi come grandi connettori, agli altri esseri umani” – Giorgio Vacchiano, curatore di Earthrise
“Le pratiche progettuali cercano di interpretare sistemi e filiere produttive con uno sguardo che include sempre di più l’impatto che l’estrazione e l’utilizzo dei materiali hanno sugli ecosistemi. Sia le industrie, sia i designer emergenti, stanno quindi sperimentando nuovi approcci che possano ripensare gli scenari della produzione, ma anche e soprattutto innescare linguaggi e codici in grado di rinnovare la consapevolezza rispetto all’origine e ai processi trasformativi degli oggetti che ci circondano” – Elisabetta Donati de Conti, curatrice di Earthrise
Il programma completo, in italiano e inglese, è disponibile al sito earthrise.it.
Earthrise 23 – Design for a Living Planet è un progetto del Circolo del Design, realizzato con il patrocinio di Città di Torino, il contributo di Regione Piemonte, il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT, lo sponsor FerreroLegno e lo sponsor tecnico Fantoni.