Ha riscosso un grande successo l’allestimento di Ortofabbrica al Fuorisalone 2013, ha coinvolto un consorzio di creativi, progettisti, artigiani e imprese uniti da un’unica visione: l’eco-sostenibilità.
Il concept si è sviluppato attorno ai temi del recupero di spazi, (la location, un parcheggio anonimo, anzitutto, trasformato per l’occasione in un giardino magico), di materiali (scarti industriali, pellicole cinematografiche, strutture e residui industriali, cemento, pietra, canapa, legni di montagna), di prodotti (collezioni vintage di oggetti domestici, di abiti griffati), di antichi mestieri (come la lavorazione artigianale del feltro, in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Bologna, e quella del lino), di risparmio energetico (con prodotti a energia solare, illuminazioni ad altissima performance illuminotecnica e a bassissimo consumo), di architetture naturali (come le linee d’arredo vegetali, i gioielli con l’erba incastonata, il verde verticale), di bio-cosmetica (con le linee di prodotti naturali), cucina naturale e spazi verdi (biopiscina, palude, rampicanti e canneti).
Ne è nato un laboratorio di novità e innovazione che affonda le proprie radici in un fertile passato, dimostrando che il futuro della progettazione passa attraverso la ricerca di una bellezza sostenibile, di cui tutti siamo responsabili.