Un tempo c’erano gli arazzi, dalla lunga e meticolosa lavorazione (i cui risultati lasciavano a bocca aperta), poi le case anni ‘70, piene di tappezzerie le cui fantasie erano spesso e volentieri discutibili, fino ad arrivare ad oggi, dove sporcarsi mani e vestiti per dipingere bianchi muri è spesso la strada più intrapresa.
In realtà non ci siamo mai, completamente, allontanati dalla carta da parati. Probabilmente è difficile da incontrare nelle case che frequentiamo, ma basta cercare sul web per rendersi conto che quel mondo fatto di pattern, tessuto non tessuto o dipinto a mano da artigiani giapponesi è sempre vivo e, oggettivamente, meraviglioso.
Se ci fermiamo a riflettere, infatti, non faremmo fatica a scoprire (o capire) che l’utilizzo della carta da parati per trasformare ambienti a noi cari potrebbe essere la scelta migliore in termini di qualità, fatica e risultato. Certo, l’effetto è totalmente diverso da una (o due) mani di pittura, ma chi non vorrebbe avere degli eleganti pellicani rosa sulla parete della propria camera?
Una tra le tante fantasie, questa, che propone Feathr, sito che vanta numerose collaborazioni con designer di tutto il mondo che creano carte da parati di ogni tipo, tutte caratterizzate da unicità e creatività. Progetto simile per Patternmash che, però, propone ogni mese una selezione di motivi creati ad hoc che nascono da una determinata ispirazione.
Se invece il vostro gusto è più sobrio troverete quel che cercate in William Morris, dal 1860 un punto di riferimento nel mondo del design di carte da parati. Colori tenui e disegni essenziali, delicati senza perdere una connotazione di eleganza. Se avete sempre sognato di vivere in un ambiente le cui pareti ricordassero una casa nobile ottocentesca, grazie a Morris & Co. avrete la possibilità di farlo.
Articolo scritto in collaborazione con Cartindustria, società che da 30 anni opera nel settore dei prodotti in carta ad uso igienico, dei detergenti professionali e del monouso in genere.