I giardini verticali, indoor ed outdoor, sono sempre più richiesti per l’indiscutibile impatto estetico ma anche per i loro benefici: installati all’interno oltre a trasmette una sensazione di benessere, contribuiscono al miglioramento dell’ambiente grazie alle caratteristiche di naturale fonoassorbenza e stabilità del tasso di umidità; all’esterno coibentano e proteggono gli edifici dall’eccessivo irraggiamento solare, assorbimento dei gas-serra e delle sostanze tossiche offrendo nuovi spazi al verde cittadino.
È però importante valutare la tipologia di giardino verticale ideale per soddisfare tutte le esigenze: estetiche, di costi e di manutenzione.
È quindi necessario confrontarsi con una realtà strutturata ed organizzata che possa consigliare la migliore soluzione, dalla scelta delle piante alla tecnologia utilizzata, pensando in particolare alla manutenzione e ai costi di gestione, spesso considerati il ‘punto debole’ di queste realizzazioni.
Ma non è sempre così. I giardini verticali Sundar Italia, realizzati con il sistema modulare di Patrick Blanc, richiedono ovviamente manutenzione ma, grazie alla qualità, competenza e tecnologia utilizzata i costi e gli interventi si riducono al mimino e possono comunque essere valutati in fase di progettazione.
In generale, la manutenzione delle nostre pareti naturali può essere gestita dall’azienda o dal giardiniere di fiducia e, a seconda della tipologia di piante scelte e dell’effetto desiderato, si può intervenire annualmente oppure ogni tre o sei mesi.
Le tecnologie utilizzate e fornite con la parete verticale hanno un ruolo importante per facilitarne la gestione: Sundar Italia installa una centralina che, attraverso la gestione remota, mantiene monitorata costantemente la parete mandando messaggi, anche su smartphone, relativi allo ‘stato di salute’, al funzionamento o sugli interventi da effettuare. In questo modo, con un controllo continuo, è possibile contenere ulteriormente i costi di manutenzione.
Altro aspetto da considerare è il consumo di energia elettrica e di acqua che, oltre ad essere valutabile prima dell’esecuzione dei lavori, è molto ridotto: la centralina consuma quanto un computer portatile e l’acqua necessaria è pari a 0,5 lt/mq al giorno.
Quando è necessario installare anche un impianto di illuminazione artificiale, per evitare sprechi, si deve fare un attento calcolo illuminotecnico per individuare un consumo calibrato alle effettive esigenze del progetto.
Inoltre, per mantenere e far crescere in salute le piante che vivono nel feltro è fondamentale la fertilizzazione. L’inserimento del fertilizzante viene fatto solamente durante la stagione vegetativa.
Per garantire la salubrità della parete ed evitare che insetti fastidiosi o muffe possano creare disagio, viene anche aggiunto un igienizzante al ciclo di fertilizzazione. Questo processo viene gestito in modo autonomo dalla centralina.
Infine, l’uso di prodotti di qualità elevata garantisce una maggior durata del giardino verticale: il feltro utilizzato da Sundar Italia ha una resistenza elevata ai raggi UV e all’usura mantenendo le caratteristiche tecniche per oltre 10 anni.
Competenza, qualità dei materiali e delle tecnologie, oltre alla collaborazione con esperti botanici, sono le basi per avere un giardino verticale calibrato sulle individuali esigenze sia estetiche che pratiche.