Dal 12 al 17 aprile Matteo Tampone, artista e designer torinese, espone nell’ambito della Milano Design Week i suoi ultimi lavori “Rock Face”, “Materia 1a” e “Toccare con mano”
È la ruggine, elemento vivo in continuo mutamento che respira, si evolve e diventa soggetto e oggetto, opera e coautrice e, infine, arte tout court, il filo conduttore dei “Percorsi Temporali” che l’artista e designer torinese Matteo Tampone presenta alla Milano Design Week 2016. In occasione del Fuorisalone, dal 12 al 17 aprile, saranno tre i progetti del finalista del Premio Comel Vanna Migliorin per l’Arte Contemporanea che saranno esposti nel LOFT B in via Massimiano 25 all’interno del Ventura Design District di Lambrate: la lampada-scultura a sospensione “Materia 1a”, la carta da parati in edizione limitata che riproduce l’opera “Rock Face” e l’installazione “Toccare con mano”. Per il secondo anno Tampone torna a Milano nella settimana dedicata al design rinnovando la collaborazione con Cement Design, azienda leader nella produzione e distribuzione di materiali innovativi a base cementizia.
Rock Face
“Rock Face” è l’icona di un volto vissuto che racchiude storie di epoche differenti, un volto in cui si coglie ancora l’espressività di una storia epica nella sua evoluzione dei tempi. Un viso creato da Matteo Tampone, segnato dal tempo ma pieno di forza, è impresso su una superficie altamente resistente, la carta da parati in fibra di vetro, da Inkiostro Bianco, laboratorio specializzato in decorazione di interni. È la tecnologia che incontra la tradizione e, attraverso le cromie dei tratti profondi ed espressivi, offre un coinvolgimento unico nel suo genere. “L’immagine, che viene riprodotta fedelmente in grandi dimensioni, – spiega Matteo Tampone – seduce lo sguardo amplificandone ogni sensazione: così Face, grazie a Inkiostro Bianco, diventa pienamente Rock”. Sarà possibile osservare la carta da parati anche presso lo showroom Olivieri Brera, in Largo Traves 2.
Materia 1a
I materiali sono una parte essenziale della ricerca artistica e progettuale di Tampone. Esplorare, sperimentare e plasmare i materiali sono stimoli per proporre nuovi concetti e nuove opere. Così, dal ferro, l’ottone e il rame ossidato, nasce la lampada-scultura a sospensione “Materia 1a”: un oggetto creato dall’uomo in passato viene ritrovato, la forma riconoscibile di una semisfera prende una nuova luce. È la rivincita della materia stessa che in quest’opera si riappropria della sua identità con tutta la sua forza diventandone la protagonista.
Toccare con mano
Anche “Toccare con mano” gioca con il processo di ossidazione della materia terrena per creare un concerto di dodici mani che riaffiorano nel presente da un passato vissuto singolarmente. Rosse, ferrose, forti come il passato, oppure azzurre, brune e mescolate nel presente. Mani da sfiorare per ascoltare le loro anime che vivono in battiti fluidi, interrotti, lunghi, vivi, simulati, prolungati nel tempo come un eco di storia che volge vivamente verso l’infinito.