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Maarten Baas e G-Star RAW presentano “More or Less”, la mostra sull’equilibrio tra sostenibilità e consumo di massa

More or Less Maarten Baas and G Star RAW ©G Star Raw
Maarten Baas e G-Star RAW presentano “More or Less”, la mostra sull’equilibrio tra sostenibilità e consumo di massa è stato modificato: 2023-05-12 di Social Design Magazine

La mostra “MORE OR LESS” mette in luce la dualità tra il desiderio di avere di più ma la necessità di avere di meno. L’artista e designer Maarten Baas e il marchio di jeans G-Star RAW hanno collaborato per creare un’interessante mostra che esplora uno dei problemi fondamentali della nostra epoca: la tensione tra il desiderio di avere di più e la necessità di avere di meno attraverso una serie di opere d’arte e di design realizzate con scarti di denim.

La mostra presenta un jet privato lungo quindici metri e un trittico di armadi a forma di jeans, tutti realizzati utilizzando jeans G-Star riciclati. Due imponenti sculture luminose, intitolate “More or Less”, incorniciano l’ingresso dell’esposizione e creano un’atmosfera teatrale.

La location della mostra “More or Less” è la Chiesa di San Paolo Converso, costruita nel XVI secolo, che offre uno sfondo suggestivo e inaspettato per i design provocatori. La mostra è destinata a suscitare discussioni sulla dualità dei problemi di sostenibilità e sull’interazione paradossale tra il design verde e il consumismo di massa, un argomento delicato soprattutto per un evento come la Milan Design Week e un’industria che incoraggia il consumo. Creare un jet privato, simbolo di lusso, con materiali riciclati, probabilmente provocherà reazioni non solo per la sua scala massiccia, ma anche per la forte dichiarazione che fa sulla dualità dei problemi di sostenibilità.

More or Less Maarten Baas and G Star RAW ©G Star Raw

“Ogni anno a Milano assisto al dialogo tragicomico tra il design verde e il consumo di massa. Quando G-Star mi ha proposto di collaborare, è stata l’occasione perfetta per concentrarmi su questa dualità. Dopotutto, siamo tutti parte dello stesso puzzle: ci godiamo il nostro prosecco accanto a questo jet privato fatto con materiali riciclati. Non stiamo salvando il mondo, ma stiamo contribuendo a un miglioramento? Più o meno…”, afferma Maarten Baas.

Maarten Baas è uno dei designer più interessanti del XXI secolo, capace di sorprendere e intrigare il pubblico. G-Star ha chiesto a Baas di creare una serie di opere d’arte e di design utilizzando un nuovo materiale in fibra di tessuto derivato dal denim riciclato.

Il risultato è un trittico di armadi giocosi e funzionali, che ricordano un paio di jeans. Tutti e tre gli armadi sono realizzati con una fibra di tessuto creata da jeans G-Star riciclati, appositamente sviluppata dagli innovatori tessili danesi Kvadrat Really. I jeans sono stati raccolti dai negozi G-Star in Europa tramite il programma “Return your Denim”, che consente ai clienti di restituire i loro vecchi jeans per il riciclo.

Durante la mostra, i visitatori possono anche portare i loro vestiti usati per stampare con la firma del messaggio “More or Less”.

Da G-Star crediamo che non ci sia alcun limite a ciò che il denim può fare. In questo caso, mettiamo in luce ciò che il nostro denim di scarto può diventare e come possiamo trasformare i materiali di scarto in qualcosa di significativo e unico, che fa riflettere e pensare. Perché tutti vogliamo di più, ma il nostro pianeta ha bisogno di meno. Questa è una realtà scomoda con cui tutti dobbiamo fare i conti. Sì, ci sforziamo costantemente di migliorare il nostro impatto sulle persone e sul pianeta, ma allo stesso tempo siamo consapevoli che incoraggiamo anche il consumo. Questo simboleggia il difficile equilibrio di essere un marchio responsabile e di successo allo stesso tempo”, afferma Gwenda van Vliet, CMO di G-Star RAW.

Le due sculture luminose di sei metri di altezza, intitolate rispettivamente ‘more more more’ e ‘less less less’, ripetono deliberatamente le parole More e Less come un messaggio pubblicitario, elettrizzando il titolo della mostra con un eccentrico incrocio di segnaletica architettonica 3D e display di testo LED.

Le lettere in movimento di ‘more more more’, e l’eccesso di segnalazioni commerciali, scrivendo paradossalmente ‘less less less’, visualizzano la tensione interiore tra ciò che desideriamo e ciò che pensiamo di dover fare, e le forze che ci seducono in una direzione o nell’altra. La programmazione delle parole è irregolare, quindi l’installazione sviluppa una vita propria, mimando una perdita di controllo.

Le sculture sono la continuazione dell’opera pubblica più recente di Baas: ‘Intellectual Heritage‘, installata sulla facciata della biblioteca pubblica di Utrecht (NL).

La mostra “More or Less” è aperta al pubblico dal 18 al 23 aprile dalle 11 alle 17, presso la Chiesa di San Paolo Converso, Piazza Sant’Eufemia 1, a Milano. L’ingresso è gratuito e durante l’evento i visitatori avranno la possibilità di personalizzare i propri capi con la stampa del messaggio “More or Less”.

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