WIRE è il nuovo progetto ideato da Alessandro Zambelli per Seletti; una delle anteprime che il designer e l’azienda mantovana presentano in occasione del Salone del Mobile 2014 di Milano all’interno dello Spazio Rossana Orlandi.
Una storia di fine ottocento. La Secessione Viennese e la nascita del Liberty. Josef Hoffmann, Gustav Klimt e il loro grande progetto comune, Palazzo Stoclet a Bruxell. Osservarne l’architettura, lo spazio, gli arredi e pensare che questa collezione possa sentirsi a suo agio proprio qui, nel grande capolavoro del Liberty europeo. È questa la storia che sembra suggerirci WIRE.
Una linea di complementi d’arredo in acciaio verniciato – nelle tonalità pastello del crema, rosa cipria, verde muschio – e fili di ottone, declinata in 5 pezzi: cassettiera, armadio a 2 ante, armadietto a 3 ante, mobile multivano e consolle multivano.
Materiali metallici a contrasto portano alla luce inaspettati effetti decorativi: linee lievi – quasi ridotte ai minimi termini, eppure elaborate come ricami – attraversano l’intera facciata degli oggetti, per ricomporsi in perfette geometrie e svelare scintillanti riflessi dorati. Bagliori di luce creati ad arte per superfici dal sorprendente effetto 3D. Proprio al centro di WIRE, un dettaglio giocoso, in bilico tra estro, ironia e funzionalità.
Il filo di ottone che ritma la parte frontale dei complementi si trasforma in una chiave dalla funzione quasi surreale: accantonata l’abituale mansione, si rivela parte integrante della struttura per tramutarsi a sorpresa in una scenografica chiave/maniglia. Una collezione dall’anima singolare: in equilibrio tra atmosfere retro, estetica essenziale e tocchi avveniristici, si fa viaggio e attraversa il tempo e la storia, eternamente sospesa tra nostalgia e sogno, ricordo e visione.
In occasione del Salone del Mobile, WIRE è esposta all’interno dello Spazio Rossana Orlandi: il luogo di culto del design milanese – un’ex fabbrica di cravatte nel cuore storico della città – ospita la collezione in un’area al primo piano, in quello che era un tempo il deposito tessuti dell’antico stabilimento.
Maggiori informazioni su: www.alessandrozambelli.it