Green

Home Sweet Home

Durante il Salone del Mobile 2012 è stato presentato al pubblico il progetto “HOME SWEET HOME” presso l’evento “NIL28 in piazza” domenica 22 aprile.
HOME SWEET HOME è un progetto che vuole dare nuova vita a tutti quelli oggetti che normalmente vengono abbandonati e accatastati sui marciapiedi in attesa di essere smaltiti.

Green

Vasco Pinto Alves / “Manta” e “Manta +”, tavolini per dandave ®

Questo piccolo tavolo 900x450x450mm, è il risultato di una continua ricerca sul riutilizzo dei residui industriali – che sono già stati valutati secondo le loro caratteristiche e le loro possibilità di sviluppare nuovi oggetti (uno o una piccola serie) con essi – la sfida lanciata è quella di evitare la produzione di ulteriori rifiuti.

Architettura

Workshop Leonia, Riqualificare piazza Borgo Dora, Torino

Riqualificare piazza Borgo Dora con installazioni d’arredo urbano realizzate in autocostruzione e con l’utilizzo di “rifiuti”

Green

Riarteco 2012

Dal 5 al 12 maggio il bellissimo chiostro della biblioteca delle Oblate a Firenze, si conferma anche quest’anno la location ideale per l’VIII edizione di RiartEco (inaugurazione il 5 maggio alle ore 18.30). La mostra – ad ingresso libero – vede protagonista assoluto della competizione artistica, il rifiuto, lo scarto, l’oggetto vecchio e desueto, che alla fine del proprio ciclo produttivo, ri-nasce, si riappropria di un vero e proprio significato, grazie all’immaginazione (bildraum) degli artisti partecipanti, provenienti da tutta Italia.

Design

Rewind Design Days A little bit against DESIGN WEEK

Rewind Design Days A little bit against DESIGN WEEK, Due settimane dedicate ad un design più attento. Un incontro tra 7 artisti che appoggiano pienamente la filosofia NO WASTE! (Nessuno spreco).Non crediamo sia solo una moda, ma una vera e propria filosofia di vita, dove il bello è percepito come l’utile, come qualcosa che ha già avuto una propria vita e rinasce per viverne un’altra in vesti completamente rinnovate. Difficili da classificare perché poliedrici: gli abiti di Risada sono sculture, opere d’arte, così come per Eleonorita sarebbe riduttico chiamarla Make Up Artist e Performer…e che dire di Vlaire? Se non che i loro complementi d’arredo sono da mangiare con gli occhi? Ma entriamo nello specifico.