In occasione del Fuorisalone 2013 Johnny Hermann in collaborazione con Chiara Mauri ha presentato l’installazione “Garum, Mercato Ittico Antico”, presso Kombu Kreative Japanese Food, nell’area di Maroncelli Design District. Plinio Il Vecchio scriveva: “Si chiama Garum una specie di liquido ricercatissimo. Lo si prepara con gli intestini ed altre parti di pesci che altrimenti si scarterebbero; si fanno macerare nel sale, in modo che altro non sia che il risultato della putrefazione di questi ingredienti.” Garum era un’antica salsa, preziosa come un profumo, di cui i Romani andavano molto ghiotti. Si utilizzava dappertutto: sul pane, nelle minestre, sugli arrosti e sul pesce e ne venivano decantate anche doti medicali.
I popoli conquistati acquisivano questo intruglio con entusiasmo adattandolo al proprio palato a simboleggiare l’incorporazione all’universo romano. Una vera e propria leccornia che era prodotta su scala industriale ed era amata con una passione che aveva del mostruoso, più l’Impero Romano diventava potente, più aumentava la mania per questa salsa, di fatto anche molto costosa e considerata la “vera salsa imperiale”. Oggi, come allora, tutto questo è Garum: 42 elementi, tra tentacoli, pesci, seppie, calamari e clupeiformi, realizzati in legno grezzo e uncinetto, un’installazione che riproduce un antico mercato ittico, dall’atmosfera surreale.