Sembra la storia di una pianta quella di Zubini, radici profonde e solide nel territorio e nella storia, una crescita organica e in lenta espansione, la fioritura dei rami più recenti. Non c’è metafora in questa immagine ma la realtà del punto vendita Zubini a Brescia, trasformato di recente da Flussocreativo da negozio specializzato in sementi e attrezzature per il giardino e l’orto in punto vendita per fiori e piante.
Il progetto dello studio Flussocreativo si è confrontato fin dalle prime istanze con la tradizione familiare e il desiderio delle nuove generazioni per una nuova “casa” dedicata a una solida idea di bellezza.
Lo spirito del progetto alterna pensieri complessi e a più livelli con un’immagine immediata accessibile e leggera come il prodotto in vendita. Il grande spazio ospita suggestioni e spunti progettuali che alternano elementi “rubati” alle architetture del verde come le serre ad elementi più domestici che diventano palcoscenico per il fiore più vanitoso o per la scrittura di un messaggio poetico.
Un grande bancone di sei metri raccoglie in se tutte le funzioni dei servizi al cliente dall’esposizione al confezionamento fino alla vendita, sul retro le carte ed i nastri colorati trovano collocazione in un archivio pratico e razionale.
Lo spazio, di circa 270 mq, si sviluppa in due aree funzionalmente e visivamente in continua relazione, l’esterno e l’interno, i serramenti in ferro da serra e la libreria di legno, la grande parete in pietra e le nicchie scavate nell’intonaco liscio sono solo alcuni degli elementi che rendono lo spazio Zubini così riconoscibile e magico.
Dal pavimento affiora un’isola che diventa base per l’esposizione dei fiori recisi sui quali piccole lampade a sospensione volteggiano come lucciole, intorno al vecchio muro di pietra si radunano tavolini bianchi che nella loro semplicità diventano i piedestalli per le piante in vaso, nella libreria di legno e nelle candide nicchie a parete trovano casa gli accessori e gli oggetti decorativi che rivendicano il proprio spazio e segnano con caratte-re il proprio ambito.
Lo scrittoio del nonno appoggiato a una vetrata dal profilo in ferro nero segna la zona intima dalla quale spedire i propri messaggi e farli volare al destinatario come nel famoso lampadario di Ingo Maurer.
L’ufficio nel quale decidere i fiori per gli avvenimenti più importanti (feste, matrimoni, com-pleanni, ecc..) è una serra nella serra, uno spazio intimo e permeabile allo stesso tempo.