Architettura

L’armoniosa fusione di brutalismo e sensualità dei materiali, “Casa Rude” – STUDIOTAMAT

Casa Rude STUDIOTAMAT ©Serena Eller Vainicher
L’armoniosa fusione di brutalismo e sensualità dei materiali, “Casa Rude” – STUDIOTAMAT è stato modificato: 2023-06-30 di Benedetto Fiori

“Casa Rude” è un appartamento, ispirato al brutalismo, è caratterizzato dall’uso sensuale dei materiali, come il cemento lasciato a vista e i rivestimenti artigianali. La casa offre ambienti luminosi con grandi vetrate e una terrazza panoramica.

Nella periferia Sud di Roma, precisamente a Tor de’ Cenci, un appartamento di ispirazione brutalista si affaccia sulla Riserva Naturale di Castelporziano e trova una nuova vita grazie all’intervento dello studio di architettura STUDIOTAMAT. Questo progetto di ristrutturazione, pensato per una giovane coppia di avvocati, si concretizza in una dimora di 120 mq con ampie vetrate e una terrazza attrezzata di 40 mq, che cattura abbondante luce naturale e offre una vista panoramica verso il verde e fino al litorale romano.

I proprietari raccontano: “Essendo originari della Sicilia, sentivamo il bisogno di riconnetterci con la natura, quindi ci siamo trasferiti dal centro a un’area più marginale, circondata dal bosco e non lontana dal mare. Da quando viviamo a Roma, abbiamo sempre abitato in appartamenti di piccole dimensioni, angusti e con materiali artificiali. Volevamo una casa luminosa, aperta, che valorizzasse l’unicità, a volte anche imperfetta, dei materiali”.

Da queste esigenze nasce Casa Rude, così chiamata per l’uso sensuale dei materiali, come il cemento armato lasciato a vista e non rasato dei pilastri e delle travi, che incorniciano gli spazi della zona giorno. Tommaso Amato, co-fondatore di STUDIOTAMAT, spiega: “Nel guidare il processo di progettazione, ci ha guidato il desiderio di valorizzare i tratti distintivi di questo particolare edificio a terrazzamenti, risalente agli anni ’80, che ospita l’appartamento. Volevamo ripristinare fluidità agli spazi, promuovere l’apertura e riscoprire i materiali e i dettagli preesistenti, sui quali costruire una nuova visione”.

Lo studio di architettura mescola in modo armonioso tonalità, atmosfere e texture diverse, stimolando l’esperienza tattile dell’architettura. Le linee pulite ed eleganti bilanciano l’aspetto grezzo dei rivestimenti, come il cotto della cucina o la parete in mattoni forati, dal sapore tipicamente artigianale, che separa la zona living dallo studio. Il pavimento in cemento, realizzato con calce idraulica naturale, presenta una trama elaborata che conferisce vivacità allo spazio, mentre le pareti e i soffitti sono stati trattati con un rasante alleggerito contenente microsfere di vetro riciclate, che rende le superfici variegate.

La zona giorno è concepita come un loft, un ambiente unico con pareti non rifinite e un pavimento continuo, che ospita l’ingresso, il soggiorno, la sala da pranzo e la cucina, collegati visivamente dalla struttura portante in cemento a vista. Al centro di tutto si trova un imponente cubo polifunzionale realizzato in legno di betulla, che al suo interno nasconde una dispensa, un’armadiatura per cappotti e una libreria con una TV.

Il lavoro artigianale degli interni si estende anche all’arredamento, realizzato su misura. Il tavolo da pranzo è un piano in legno massello bruciato utilizzando la tecnica giapponese Shou sugi, sorretto da una gamba cilindrica in ceramica e due lamiere in ferro grezzo. La scrivania si muove nello spazio grazie a una ruota in legno che scorre su un binario nascosto all’interno della libreria. Il divano in muratura è modellato sulle caratteristiche fisiche dei proprietari. La cucina, con un’isola interamente rivestita in cotto e un piano di lavoro in marmo Patagonia, incorpora al suo interno i pilastri di cemento armato.

Una netta separazione delimita la zona notte: una porta a bilico in lamiera forata scherma parzialmente il corridoio, che collega la camera degli ospiti e la camera da letto principale con bagno privato, al bagno principale con vasca e all’armadio a muro. Il passaggio è evidenziato anche dal cambio di pavimentazione, dalla resina predominante nella zona giorno al cotto nelle aree più private. La camera da letto principale presenta una parete attrezzata in legno di noce che funge da filtro. All’interno di essa si trovano due porte in vetro a cannetta che consentono, se necessario, di collegare il bagno alla stanza o di separare solo il vano che ospita il lavandino autonomo.

La terrazza si estende lungo tutto il lato sud-ovest dell’appartamento, regalando panorami mozzafiato al tramonto. La cucina esterna in muratura, rivestita in travertino per richiamare le soglie preesistenti, si fonde con il parapetto e la panca, che funge da seduta per il tavolo da pranzo, mentre il piano orizzontale è rivestito in doghe di legno. Un brise soleil scherma la zona tecnica degli impianti e funge da sfondo per la doccia esterna con accesso diretto dalla camera da letto, mascherando il confine tra interno ed esterno.

Unendo dolcezza e brutalismo, accenti contemporanei e interventi su misura, l’appartamento firmato da STUDIOTAMAT è un’oasi di serenità in cui concedersi una pausa dal ritmo frenetico della città. Grazie all’uso sensuale dei materiali e alla cura dei dettagli, Casa Rude rappresenta un’espressione unica di design e architettura che esalta la bellezza delle imperfezioni e la fusione con la natura circostante.

Project info

Project name: Casa Rude
Office: STUDIOTAMAT (Tommaso Amato, Matteo Soddu e Valentina Paiola)
Architects: Tommaso Amato, Matteo Soddu e Valentina Paiola
Silvia D’Alessandro, Alice Patrizi
Lighting designer: Fabio Silvestris
Location: Tor De Cenci, Roma
Conclusion year: Maggio 2023
Build Area (m2): 120 mq + 40 mq (terrazza)
Client: Privato
Photographer: ©Serena Eller Vainicher

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