Una vita dedicata all’architettura, fino all’ultimo momento all’età di 104 anni. Un’ architettura vista come un mezzo per raggiungere il benessere: “quello che conta non è l’architettura, ma la vita, gli amici e questo mondo ingiusto che dobbiamo cambiare” e mai vissuta come un lavoro ma come un piacere “l’architettura è il mio hobby, una delle mie allegrie: creare la forma nuova e creatrice che il cemento armato suggerisce, scoprirla, moltiplicarla, inserirla nella tecnica più all’avanguardia. Questo è per me inventare lo spettacolo dell’architettura”.
Queste sono le parole di Oscar Ribeiro de Almeida Niemeyer Soares Filho noto come Oscar Niemeyer detto “padre di Brasilia” il grande architetto brasiliano nato a Rio de Janeiro il 15 dicembre del 1097, morto il 5 dicembre scorso, 10 giorni prima di compiere 105 anni, che ha lasciato nel mondo un segno indelebile grazie alle sue opere, progettando alcuni dei più famosi edifici modernisti del ventesimo secolo e facendosi pioniere nell’esplorazione delle possibilità costruttive ed espressive del cemento armato (lavorando vari anni con Le Corbusier).