Dadà. L’eyewear Made in Italy. Direttamente dalle assolate terre della nostra Puglia, arriva Dadà, nuovo giovane marchio diventato oramai sinonimo di eccellenza nel settore eyewear. Le sue collezioni sono caratterizzate dall’uso di materiali di altissima qualità, con i quali crea occhiali dalle montature spensierate e fresche, che si ispirano alla corrente dadaista e la reinterpretano attraverso forme innovative ed estrose, che simulano l’azione ed il movimento senza regole, tipici del periodo dadaista, in cui la carta stampata rappresentava il primario, se non l’unico, veicolo di comunicazione e di diffusione delle opinioni, così in contrasto con le idee dell’epoca e per questo ritenute cariche di personalità e ingegno e concepite come veri e propri capolavori artistici.
Collezione Ri-Vista: le tendenze per gli occhiali 2019
Ri-Vista, la nuova collezione presentata da Dadà, è briosa e divertente: i suoi occhiali da sole e da vista sono tutti colorati ed estremamente accattivanti.
Proprio rifacendosi allo spirito transitorio ed impetuoso del Dadaismo, sono famose pubblicazioni dei più importanti artisti dadaisti a dare il nome ai diversi modelli (rispettivamente tre da vista e tre da sole) proposti qui da Dadà: Action, Cannibale, Proverbe, Mécano, Merz e Zenit.
Tutti gli occhiali sono realizzati con montature in metallo sottilissimo, flessibili e leggere al tatto, che si contrappongono però alla presenza di naselli colorati e spiritosi. Il cigliare, prodotto in acetato Mazzucchelli, è disponibile in tre colorazioni: noce, havana e nero lucido. La sua grande particolarità è quella di essere completamente removibile. Questo aspetto consente quindi di modificare a proprio piacimento l’aspetto della montatura e, di conseguenza, anche ciò che si vuole comunicare all’ignaro spettatore: stupore, disappunto, sensualità, determinazione, curiosità.
Un perfetto esempio, insomma, di come nel Dadaismo tutto sia cangiante, effimero e superfluo, tanto che anche un semplice paio di occhiali può far emergere sfaccettature diverse di una stessa personalità.
E, del resto, la visione di Dadà si potrebbe sintetizzare con un’afferamzione del famoso poeta e saggista Tristan Tzara:
“Dada non significa nulla, Dada è un prodotto della bocca, usato per designare quello che sarà”.