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Alma: la storia del fotografo di guerra Robert Capa

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Alma: la storia del fotografo di guerra Robert Capa è stato modificato: 2013-06-11 di Benedetto Fiori

Un minuto e 43 secondi magistrali. In questo ristretto ma intenso di spazio temporale, la vita del mitico fotografo di guerra Robert Capa è narrata dal suo fedele scudiero: la camera fotografica Leica III.

Realizzato dalla premiata casa di produzione brasiliana Sentimental Filme, l’emozionante film Alma (in italiano, anima)- ideato dall’agenzia F/Nazca Saatchi & Saatchi per lo storico marchio tedesco di camere fotografiche – ha vinto dieci premi (tra cui cinque ori e uno argento al Festival Iberoamericano De La Publicidad, due ori al Clio Awards, uno al One Show e uno al Wave Festival) e aspira questo mese di giugno agli ambiti Cannes Lions in Francia e D&AD in UK. Prima campagna della Leica in Brasile, il film è un’azione di lancio del suo unico concept store nel paese, più precisamente a São Paulo, e presenta anche la nuova fotocamera digitale M Monochrom che produce foto in bianco e nero, come quelle scattate da Capa.

In bianco e nero è anche il film pubblicitario. Girato a Cuba in luoghi quali Avana e Bejucal, con una squadra che comprendeva professionisti brasiliani e cubani (questi ultimi appartenenti alla famosa scuola di cinema dell’isola), il film cattura lo spettatore con un linguaggio di documentario abbinato ad storia coinvolgente. Tutto è narrato in tedesco, sotto il punto di vista della camera fotografica, con inquadrature non convenzionali e immagini a volte un po’storte o mosse, come se la macchina fosse in mano o sul collo del fotografo stesso.

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Il regista del film e una delle stelle della Sentimental Filme, Vellas, che ha anche collaborato alla realizzazione della sceneggiatura, spiega che l’inizio del progetto è stato segnato da una grande coincidenza. “Stavo leggendo il libro Leggermente Fuori Fuoco, diario autobiografico di Capa, quando l’agenzia mi ha proposto tre script per questa campagna, e uno di loro era proprio su di lui. Abbiamo valutato quale sarebbe l’alternativa migliore, anche in termini di
produzione, e deciso per Capa come protagonista. Tutte queste coincidenze ci sono sembrate un segnale, forse lo sono state, forse no, chi lo sa”, dice il regista.

Tra guerre e amori, la vita del fotografo – che insieme a Henri Cartier-Bresson, George Rodger e David “Chim” Seymour è stato uno dei fondatori della leggendaria agenzia Magnum – era una vera e propria avventura; e questo spirito ha contagiato la produzione. “Abbiamo girato le scene di guerra in mezzo a un campo di riso, e quelle interne, in una casa che sembrava cadere sulle nostre teste. Ci svegliavamo alle cinque del mattino per visitare le location e le docce fredde sono diventate parte della nostra routine. In quel momento, sentirsi a disagio come Capa si sarà trovato sui fronti, sembrava essere una buona strada da seguire. E’stata una scelta soggiornare in alberghi da poco e spendere il minimo necessario. Tutto per cercare di entrare nell’atmosfera in cui lui ha vissuto”, ricorda Vellas.

La fotografia è firmata da André Faccioli; il sound design, da Kito Siqueira, da Satélite Áudio. “Ho conversato molto con Faccioli, sono nate tante idee, ma al momento delle riprese abbiamo deciso di cambiare tante cose. Man mano che le scene venivano girate, eravamo sempre più sicuri che il film doveva essere sporco, traballante, mal inquadrato, con un’aria strana. Per quanto riguarda l’audio, credo che sia il 50% della storia. Il Kito è uno dei migliori sul mercato, e quando l’ho chiamato, lui era super eccitato e ha iniziato a bombardarmi, senza giochi di parole, di riferimenti su audio e musica. La voce fuori campo è stata registrata lentamente, molto sussurrata, bassa e delicata per contrastare le sparatorie”, dice il regista.

Non è bello svelare la fine di un film, ma in questo caso, inevitabile. “Nella sequenza finale, riproduciamo una delle ultime foto scattate da Capa durante la guerra di Indocina, prima di calpestare una mina, nel 1954 “, racconta Vellas. Cioè, la storia non ha un lieto fine, ma affascina. “Per noi è una grande sorpresa e soddisfazione che un film denso, con una durata relativamente lunga per uno spot, stia ricevendo così tanto riconoscimento”.

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La casa di produzione

In 11 anni di attività, Sentimental Filme è diventata una delle più importanti case di produzione di film pubblicitari del Brasile. Vincitrice di numerosi premi nazionali e internazionali, tra cui un Leone di Bronzo a Cannes, tre Clio Awards e due One Show, la società ha anche una divisione che produce contenuti per tivù e internet, intrattenimento, pubblicità interattiva, comunicazione aziendale e nuovi media. Fiat, Ford, Panasonic, Volkswagen, Visa, Procter & Gamble e AB Imbev sono alcuni dei suoi principali clienti.

Il direttore

Nato nel 1982, a Rio de Janeiro, Vellas (Felipe Vellasco) si trasferisce a São Paulo nel 1995. Pur avendo studiato marketing, va a lavorare nel settore creativo di grandi agenzie quali DM9DDB e Ogilvy Mather. Dopo alcuni anni come art director decide di cambiare prospettiva e va a lavorare in case di produzione come art director e animation designer. Rapidamente inizia a dirigere i propri progetti, per qualche anno anche in coppia, fino ad occuparsi da solo della regia di film di live-actionper la Sentimental Filmea partire dal 2012.

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Robert Capa

“Il più grande fotografo di guerra odiava la guerra”, così informa il sito dell’agenzia Magnum, di cui è stato uno dei fondatori nel 1947. Nato Andre Friedmann a Budapest nel 1913 da genitori ebrei, Robert Capa ha studiato scienze politiche presso la Deutsche Hochschule für Politik di Berlino. Con l’istituzione del regime nazista in Germania, si trasferisce a Parigi nel 1933. Raggiunge il riconoscimento internazionale con le foto della Guerra Civile Spagnola: una sua foto di un soldato ferito a morte divenne simbolica. Nel 1938 si recò in Cina e, un anno dopo, emigrò negli Stati Uniti, a New York. Come corrispondente in Europa, ha fotografato la Seconda Guerra Mondiale, coprendo lo sbarco delle truppe americane alla spiaggia di Omaha nel D-Day, la liberazione di Parigi e l’Offensiva delle Ardenne. Il 25 maggio 1954, lavorando per la rivista Life in Thai-Binh, Indocina, ha calpestato una mina ed è morto. L’esercito francese lo ha insignito postumo con la Croix de Guerre con il simbolo di palma. In suo onore, nel 1955, è stato creato il premio Robert Capa Gold Medal Award.

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