Architettura

Hao and Archiland Beijing / SAMARANCH MEMORIAL MUSEUM

Lo spagnolo Juan Antonio Samaranch è stato il presidente del Comitato Olimpico Internazionale 1980-2001. Durante la sua presidenza ha sostenuto la candidatura della Cina come città che avrebbe ospitato i Giochi Olimpici del 2008.

Architettura

Fabio Capanni / Palestra La Fonte

Nella periferia di Sesto Fiorentino, nei pressi di Firenze, l’architetto italiano Fabio Capanni ha progettato la palestra “La Fonte”, una palestra dalla geometria semplice e rivestita con una seconda pelle di rame sottile.

Architettura

Foster and Partners / Residence Chesa Futura in St. Moritz, Svizzera

L’edificio per appartamenti Chesa Futura a St. Moritz, di Foster and Partners, è stato progettato unendo tecnologie all’avanguardia e tradizione antica. In fase di progettazione sono stati usati programmi avanzati di disegno tridimensionale cad per ottenere una forma molto innovativa. A livello costruttivo si è fatto ricorso da un lato ad una struttura in legno lamellare e acciaio, dall’altro a tecniche costruttive tradizionali per quanto riguarda il  rivestimento in legno, materiale conforme a criteri di sostenibilità ambientale. Il suo utilizzo, se fatto in maniera sensibile, può contribuire alla rigenerazione forestale, stabilendo di abbattere gli alberi più vecchi e di sostituirli con essenze giovani.

Architettura

Polifactory / Hous.E+

Hous.E+ combina tecniche vecchie e nuove al fine di creare non solo un edificio passivo in termini di efficienza energetica e sostenibilità, ma anche ben attrezzato per rispondere attivamente alle esigenze future dei sistemi di smart grid in cui viene distribuito un surplus di energia , potendo così creare agricoltura nella città, attraverso soluzioni diverse che non sono mai state sviluppate fino ad ora.

Architettura

Ville Savoye / Le Corbusier e Pierre Jeanneret

Ville Savoye, a Poissy, Francia, è una residenza weekend , realizzata da uno dei principali maestri del Movimento Moderno, Le Corbusier e suo cugino Pierre Jeanneret, per Pier Savoye ed Eugenie, tra il 1929 e 1931.